Sportivi da poltrona.

Benvenuto nel mio Poliedrico Blog.

Sportivi da poltrona.

SPORT: Solo OPPIO DEI POPOLI ? No, dei corpi ma soprattutto delle singole MENTI !

portivi da poltrona

Non amo lo sport da poltrona. Guardare supinamente un mucchio di gente in mutande che tenta di infilare un pallone tra due pali e una traversa, difesi dal mucchio avversario, mi fa semplicemente ridacchiare e poi annoiare talmente tanto da conciliarmi il sonno. Non riesco a comprendere quale gioia ci possa essere nell’infilare una palla dove un altro soggetto tenta disperatamente di non farla entrare.

Quello che mi fa un po’ pena sono i grandi salti di gioia di chi, dopo tanto sudare e prendere calci negli stinchi, riesce a mandare il pallone dove voleva lui ma non lo volevano gli altri!

Ma capisco ancora meno i salti di entusiasmo di coloro che, invece di stare nei gruppi in agone, se ne stanno pigramente in poltrona a godersi i calci che prendono gli altri.

Il tifo sportivo.

Il tifo sportivo è una forma di patologia mentale non ancora ben inquadrata dal punto di vista psichiatrico. Questo è un fenomeno psicologico che coinvolge il sostegno entusiastico per una squadra o un atleta, spesso accompagnato da un forte coinvolgimento emotivo e da una identificazione con il gruppo di riferimento. Il tifo sportivo può avere aspetti positivi, come il senso di appartenenza, la socializzazione, la gratificazione e il divertimento, ma soprattutto ha anche aspetti negativi, come l’aggressività, la violenza, l’intolleranza e il fanatismo che a volte straripano dagli stadi finendo nelle strade adiacenti e coinvolgendo anche persone che con lo sport non vogliono avere nulla a che fare. Il tifo sportivo è deleterio anche perché, per mantenere l’ordine pubblico, sottrae importanti risorse alle Forze dell’Ordine che, invece di perseguire la normale delinquenza, devono occuparsi di questo altro tipo di delinquenza.

I Tifo sportivo può essere considerato una vera forma d malattia mentale ?

Non esiste una patologia mentale specifica che assomigli al tifo sportivo. Tuttavia, alcuni studi hanno suggerito che alcuni tifosi possono manifestare sintomi simili a quelli di un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), come la compulsione a seguire tutte le partite, a controllare i risultati, a collezionare oggetti legati alla squadra, a ripetere rituali e superstizioni. Altri studi hanno evidenziato che alcuni tifosi possono sviluppare una dipendenza dal tifo sportivo, che li porta a trascurare altri aspetti della loro vita, a isolarsi socialmente, a sperimentare ansia e depressione in caso di sconfitta, a ricorrere all’alcol o ad altre sostanze per gestire le emozioni negative.

È importante notare che questi casi sono piuttosto rari e non rappresentano la maggioranza dei tifosi sportivi, che possono vivere il tifo come una passione sana e moderata, senza che questo interferisca con il loro benessere psicologico e sociale. Il tifo sportivo, quindi, non è propriamente una patologia mentale, ma può diventarlo se assume caratteristiche eccessive e disfunzionali, che richiedono un intervento psicologico.

sportivi da poltrona

Però,  vi sembra sia cosa normale quanto segue ?

Un tifoso, soprattutto di calcio, una volta che la sua mente è stata contaminata da una preferenza che non ha motivo d’essere, rimane sempre fedele alla sua scelta immotivata, anche se la “sua” squadra cambiasse tutti i giocatori, l’allenatore e la sede. Anche se retrocedesse dalla serie “A” fino a scomparire oltre l’orizzonte alfabetico della classifica, il tifoso rimarrà ancorato in modo imperituro al nome di quella che lui chiama la sua squadra del cuore. Questo è un atteggiamento chiaramente irrazionale che mette in dubbio anche tutta la razionalità di ciò che il tifoso ha fatto, fa e farà nel corso della sua vita.

Lo sport deve essere praticato, non visto mollemente da una poltrona.

È giusto ricordare come lo sport abbia anche un ruolo significativo nella società. Può unire le persone, promuovere la salute e il benessere, e può anche ispirare i giovani a perseguire i loro obiettivi. Tuttavia, a mio parere, dovrebbe essere relegato in un luogo secondario degli interessi umani. Ben venga lo sport, ma non da poltrona! Ben venga quando è praticato personalmente. L’attività fisica costante non solo fortifica le ossa, irrobustisce i muscoli e allena il sistema cardiovascolare, ma fa benissimo anche alla mente, soprattutto quando non è praticata in modo agonistico, quando la competizione non è eccessiva, quando si è pronti a subire ANCHE LA SCONFITTA. Quest’ultima, però, non deve essere considerata tale, perché il non vincere dovrebbe stimolare il “perdente” a fare meglio.

Il Debbo Vincere A Tutti i Costi è uno dei mali del nostro tempo.

L’eccessiva smania di vincere a tutti i costi fa molto male al fisico, perché non è bene superare mai i propri limiti. Fa male anche alla mente, perché se non si è predisposti mentalmente a perdere, ci si può procurare anche danni esistenziali.

In molti casi, non si può nemmeno parlare della voglia di vittoria, ma solo della perfida voglia di umiliare l’avversario. Questa non la si può definire competizione sportiva, ma franca cattiveria. 

L’ eccessiva importanza che si da ai campioni.

L’importanza eccessiva che attualmente si sta dando allo sport è davvero esagerata e, a mio parere, spesso sfiora o addirittura oltrepassa il ridicolo! Mi riferisco soprattutto al tennista Jannik Sinner, il milionario giocatore di tennis che ha recentemente vinto un campionato mondiale, scatenando negli italiani entusiasmi simili a quelli di quando si vince una lunga e disastrosa guerra. Queste reazioni sono non solo eccessive, ma anche lesive dell’onore nazionale e dispregiative nei confronti degli italiani che danno vero lustro alla nostra nazione umilmente e silenziosamente!

Sinceramente, e per fortuna, di tutto il calcio e di giocatori di palla come Jannik Sinner & C., non me ne potrebbe importare di meno. Esulto per ben altri primati nazionali!

Non dovrebbe essere un calciatore o un allegro tennista, già ricco per origini familiari e ora straricco e milionario per aver saputo giocare meglio di un altro con una vilissima palla e una racchetta, a scatenare gli entusiasmi degli italiani. Dovrebbero essere osannati solo coloro che silenziosamente lavorano ogni giorno nel campo della scienza, della cultura, dell’arte e delle tecnologie, e che emergono improvvisamente, ma troppo raramente, dalle gloriose ma nascoste glorie del lavoro italiano fino a raggiungere gli onori della cronaca.

Pe finire.

  

Non so voi, ma io sono letteralmente disgustato, non per Jannik Sinner che comunque ha dimostrato di essere più bravo degli altri, o per un altro calciatore straricco, ma per i troppi italiani che li esaltano immotivatamente.

Io non amo lo sport da poltrona o da divano. Guardare in TV o presenziare alle gare di sci non mi importa un fico secco, anche perché considero l’agonismo esasperato una delle tante forme di stupidità.

Posso confermare, purtroppo, che in Italia il 72% dei cittadini non pratica alcuna attività fisica. Questa percentuale sale al 79% tra le donne e scende al 64% tra gli uomini. Questi dati provengono da una ricerca Eurobarometro. Ricorda, è importante incoraggiare uno stile di vita attivo per la salute e il benessere generale, non solo fare da stupido spettatore! :-O

Casa faccio io ?
  • Ho sempre frequentato palestre o piscine, ma attualmente preferisco stare sempre all’aria aperta.
  • Sono stato uno sciatore appassionato e ho “volato” beatamente con gli sci in inverno: sull’arco alpino e sulla dorsale appenninica, in estate sui ghiacciai italiani, francesi e svizzeri.
  • In alternativa alla marcia, con la normalissima bicicletta “muscolare”, seguo un percorso collinare di circa 20 chilometri di ripide salite e ripide discese. Disdegno le biciclette elettriche perché le ritengo lesive del vero ciclismo.
  • Ogni giorno seguo un percorso che va dagli 8 ai 14 chilometri di marcia in aperta campagna.
  • Ogni giorno, 30 minuti di Voga o di Stepper.
  • Se piove, tira vento e siamo sotto zero, non mi ferma nessuno perché, nel caso, indosso una tuta da sci. E se anche usare un ombrello con una tuta da sci può sembrare ridicolo, come disse la famigerata “Buon’ Anima” dei terribili tempi che furono: “Me ne frego!”.
Quadri dipinti Dipinti fatti a mano.

VI saluto e vi mando un antico Messaggero per stimolarvi all’ attività, non all’ ignavia della poltrona e della TV !

sportivi da poltrona

Alzate le vostre più o meno nobili o plebee chiappe dalla vostra poltrona, non subite lo Sport, Vivetelo !

Vedi anche:
o1° https://www.pittografica.it/calcio-oppio-dei-popoli-2/
https://www.pittografica.it/calcio-oppio-dei-popoli/

  1. Invito ai Lettori.  Gentile lettore, commenta questo articolo. Il parere altrui è sempre molto gradito  per fare meglio  il punto, grazie.

Se vuoi saperne di più su queste avventure nel mondo digitale, ti invito a leggere miei articoli sul blog: https://www.pittografica.it
Non dimenticate di seguirmi sulla mia pagina: FB:  https://www.Facebook.com  In caso saluto
Zeno.
 Ricerche eseguite dal dott. Zeno su fonti  ritenute affidabili:  https://www.pittografica.it/fonte-delle-informazioni/

sportivi da poltrona
Sportivi da poltrona.

Vedi chi sono io
Come realizzo i miei quadri
l prezzi e come averli
Contatti
Facebook Bacheca
Questo Blog
Il Mondo Multidisciplinare  su Facebook

Lascia un commento