Margherita Hack e la coscienza.

Benvenuto nel mio Poliedrico Blog.

Margherita Hack e la coscienza.

La coscienza morale è un concetto fondamentale nella filosofia e nella teologia, che si riferisce alla capacità dell’individuo di discernere tra il bene e il male attraverso un giudizio razionale. Essa rappresenta un dialogo interiore, in cui la persona è chiamata a riconoscere e seguire i principi morali che governano le sue azioni.
Nella tradizione cristiana, la coscienza morale è vista come una legge scritta nel cuore dell’uomo da Dio. Essa non solo guida le azioni, ma è anche il luogo in cui si percepisce la chiamata a vivere secondo valori superiori. La formazione della coscienza è quindi considerata cruciale per vivere una vita conforme alla volontà divina. Senza un educazione anche laica, che però non sia ispirata a principi spirituali non può formarsi una coscienza morale e un individuo tente a comportarsi in modo predatorio.

Continui riferimenti di tipo ateistico pubblicati ripetutamente su Facebook riferito ad una frase che Margherita Hack avrebbe detto a proposito della coscienza morale direi che oltre ad essere noiosi, sono oltremodo sciocchi e tendenziosi. La coscienza nasce proprio dalle basi di una religione ! Senza un punto di vista extra umano, che lo si voglia ammettere o no, si rimane puri animali.

Senza coscienza morale cosa accade ad un essere umano ?

Senza una coscienza morale, un individuo può agisce in modo puramente istintivo, seguendo impulsi e desideri senza considerare le implicazioni etiche delle proprie azioni. Questo porta indiscutibilmente a comportamenti antisociali o distruttivi.
L’affermazione “se Dio non c’è, tutto è permesso” è spesso attribuita al filosofo russo Fëdor Dostoevskij e rappresenta un punto di vista che solleva importanti questioni sulla moralità.

Margherita Hack e la coscienza. Riflessione sulla spiritualità e la scienza.

Margherita Hack, nota astrofisica, mi è sempre stata molto simpatica, ma è bene dire che pur avendo essa dedicato la sua vita all’osservazione delle stelle, ha una visione del mondo spiritualmente molto limitata, direi in netto atteggiamento di chiusura, anche a causa delle sue notissime preferenze politiche di sinistra estrema. La sua posizione, purtroppo, riflette una totale cecità nei confronti delle questioni esistenziali più profonde. La scienza e la fede però, non devono necessariamente essere in conflitto; piuttosto, possono coesistere e arricchirsi a vicenda.

Se tu sei un ateo irriducibile.

Se anche non sei un credente, ricorda che sei stato educato in una nazione le cui leggi e la costituzione si basano proprio su un etica di tipo religioso, altrimenti ora saresti come un uomo primitivo della foresta amazonica. La coscienza emerge dalle fondamenta di una religione. Senza un punto di vista trascendente, l’essere umano rischia di ridursi a mera animalità. Anche chi non si identifica come credente deve riconoscere che è stato educato in una società le cui leggi e la costituzione sono profondamente radicate in un’etica di tipo religioso.

Occorre dialogo, non lotta !

In un dialogo tra scienza e spiritualità, è fondamentale riconoscere che la ricerca del significato della vita può portare a domande che trascendono il puro empirismo scientifico. La scienza ci offre strumenti per comprendere l’universo, ma è la dimensione spirituale che ci invita a esplorare il nostro posto in esso. La figura di Gesù, per esempio, rappresenta un punto di riferimento essenziale anche per chi si considera scettico o ateo. Le sue parole e azioni possono servire come guida morale e ispirazione per una vita più significativa. In questo senso, anche un pensatore come Hack, pur nella sua dichiarata incredulità, ha potuto trovare spunti di riflessione nel messaggio cristiano.

Il Mondo Mutidisciplinare, Margherita Hack e la coscienza.

Il Mondo Multidisciplinare : “La coscienza umana è intrinsecamente legata alla ricerca di significato che va oltre l’animale. La religione fornisce un contesto per questa ricerca, mentre la scienza offre gli strumenti per esplorare il mondo che ci circonda. Riconoscere questa interconnessione può arricchire sia il pensiero scientifico che quello spirituale, creando un dialogo profondo e fruttuoso. Se però sei un ateo duro è puro e dici di avere sempre ragione tu….allora c’ì alcuna speranza di dialogo ! ti chiede anche : Se sei ateo, credi veramenete all’abiogenesi, che il 2° principio della Termodinamica possa spontaneamente invertire la sua direzione così… per caso, e che il caos possa avere in sé i semi dell’auto organizzazione ? Se cosi fosse, vorrebbe dire che di puri atti di fede ne fai almeno tre.
Rispondi, non di evitare la discussione !

RIPETENDO IN ALTRE PAROLE:
L’accusa secondo cui senza una guida religiosa non si possa avere una coscienza morale è un tema ricorrente.

Ci sono argomentazioni che considerano la religione come una “gabbia mentale” che limita la libertà di pensiero e promuove una forma di paranoia collettiva, ma questa tesi appartiene ad un ateismo becero e intollerante che vuole avere SEMPRE RAGIONE !

E’ cosa nota come chi non ha mai dubbi e vuole avere sempre ragione soffra della sindrome di Dunning-Kruger. Questa distorsione cognitiva porta le persone poco competenti a sovrastimare le proprie abilità e intelligenza, mentre non riconoscono l’abilità e le ragioni degli altri, creando una falsa percezione di superiorità. Con questi soggetti è inutile iniziare ogni discussine, perché ritengono di avere sempre e comunque ragione loro, e allora conviene pietosamente ignorarli.

La Religione come Guida Morale.

La religione è essenziale per sviluppare una coscienza morale. Secondo questa visione, i principi religiosi offrono una base per il comportamento etico, stabilendo norme e valori che guidano le azioni umane. La religione è vista come un mezzo per comprendere il bene e il male, fornendo risposte a domande esistenziali e morali.*

Critiche alla Religione come Gabbia mentale:
Al contrario, l’idea che la religione possa fungere da “gabbia mentale” è sostenuta da coloro che vedono le credenze religiose come limitanti. In realtà, sono gli atei duri e puri che si trovano in una ristrettissima gabbia mentale che li rende essere solo qualcosa in più di animali autocoscienti.

Riflessioni Finali.
In ultima analisi, ( che Dio esista oppure no non importa ) una religione è necessaria per formarsi una coscienza morale. Chi lo nega sbaglia in pieno, perché se non si ha un punto di riferimento extra umano, si tende ad avere solo comportamenti predatori, e i fatti lo dimostrano.

Che poi esistano persone apparentemente religiose come i cosiddetto bacchettoni, baciapile, beghine, falsi monaci, santoni, santone e anche mafiosi che vanno alla S, Massa e via così, delirando 😮 , non ci sono dubbi, ma questo è un altro discorso !

☝Tutte le nostre leggi e la nostra Costituzione si ispirano comunque ai 10 comandamenti della Bibbia.

Quella del “Buon selvaggio” era una storiella inventata proprio dagli atei per tentare di dimostrare che l’ uomo è naturalmente buono, invece, se abbandonato a se stesso diventa una BELVA !


Il Mondo Multidisciplinare di Zeno Pagliai.
Un Blog fuori dal coro che parla fuori dai denti.
Gentile lettore, commenta e condividi questo articolo su Facebook . 
Questo Blog: www.pittografica.it
Pagina FB: www.facebook.com/pittografica

Ricerche eseguite dal dott. Zeno Pagliai su fonti  ritenute affidabili

Categorie:
Arte Articoli non categorizzati Dipinti fatti a mano Focus di cronaca e politica Ironie Filosofiche
Le meraviglie del Principio Antropico Pensieri Replica sui Media Salute e Benessere Scienze
Scienze umane Spiritualità Tecnologie


Lascia un commento