La Storia, tutta da dimenticare.

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La Storia, tutta da dimenticare.

” Su Radio 24 sto ascoltando in Pod Cast gli interventi del Prof. Alessandro Barbero noto storico e brillante espositore di una Storia che forse sarebbe meglio dimenticare perchè è solo una sequela di crimini contro l’ Umanità. Stiamo celebrando da sempre uomini che furono solo degli squilibrati, degli assassini o di veri pazzi, e ogni statua eretta in loro onore a mio parere non è altro che un atto d’accusa contro costoro. “

La Storia: un incubo senza fine?

Ascoltando le riflessioni del Professor Barbero sulla Storia, un senso di profonda inquietudine mi pervade. Concordo sul fatto che la Storia non sia un racconto edificante, bensì una sequenza di crimini contro l’umanità. Guerre, genocidi, oppressioni, schiavitù: un’ininterrotta litania di orrori che macchia indelebilmente il nostro passato.

Un’inquietante sensazione di déjà-vu:

Celebriamo figure storiche che, a ben vedere, si rivelano carnefici efferati. Le loro statue, anziché celebrare la loro grandezza, dovrebbero essere moniti a perenne memoria delle loro atrocità.

La Storia come monito inascoltato:

Mi assilla un pensiero angoscioso: non impareremo mai nulla dalla Storia. Le atrocità del passato si ripetono, in forme diverse, ma con la stessa efferata brutalità. Pensiamo ai recenti conflitti in Iraq, Afghanistan, il conflitto israelo-palestinese e quello Russo-Ucraino in atto in diverse parti del mondo, alle nuove forme di schiavitù.

Un futuro di orrore:

L’umanità sembra incapace di sottrarsi a questa spirale di violenza e autodistruzione. Forse, come sosteneva Freud, siamo guidati da una pulsione di morte che ci spinge verso l’annientamento.

Un barlume di speranza?

Davanti a questa desolante prospettiva, una flebile speranza si accende: la consapevolezza. Forse, attraverso la conoscenza e la memoria, possiamo imparare dai nostri errori e costruire un futuro migliore.

Uomini nella storia che si sono mostrati i più dei criminali:

Un’impresa ardua:

Compilare una lista esaustiva dei criminali più efferati della storia è un’impresa ardua, in quanto la nozione di “crimine” è soggettiva e muta nel tempo e nello spazio. Inoltre, la valutazione di atti compiuti in epoche remote risulta complessa, necessitando di un’attenta analisi del contesto storico e sociale.

Ciononostante, alcuni nomi emergono per la gravità e l’ampiezza dei loro crimini:

Antichità:

  • Genghis Khan: Conquistatore mongolo, noto per la sua brutalità e le sue campagne militari che causarono la morte di milioni di persone.
  • Nerone: Imperatore romano, ricordato per le sue persecuzioni cristiane e per l’incendio di Roma.
  • Erode il Grande: Re di Giudea, responsabile del massacro degli innocenti.

Medioevo:

  • Attila l’Unno: Conquistatore unno, il cui flagello terrorizzò l’Europa del V secolo.
  • Vlad III l’Impalatore: Principe di Valacchia, noto per la sua crudeltà e le sue torture.
  • Ivan il Terribile: Zar di Russia, il cui regno fu segnato da repressioni e violenze.

Età Moderna:

  • Adolf Hitler: Leader del partito nazista, responsabile dell’Olocausto e della Seconda Guerra Mondiale.
  • Joseph Stalin: Dittatore sovietico, artefice di carestie, gulag e repressioni che causarono la morte di milioni di persone.
  • Mao Zedong: Leader cinese, responsabile del Grande Balzo in Avanti e della Rivoluzione Culturale, che causarono la morte di decine di milioni di persone.
Epoca Contemporanea:
  • Pol Pot: Leader dei Khmer rossi, responsabile del genocidio cambogiano.
  • Saddam Hussein: Dittatore iracheno, noto per la sua brutalità e per l’uso di armi chimiche contro il suo stesso popolo.
  • I signori della guerra africani: responsabili di guerre civili, genocidi e violazioni dei diritti umani.
Conclusione:

La Storia non è un semplice susseguirsi di eventi, ma un monito a non ripetere gli errori del passato. Un monito che, purtroppo, l’umanità sembra ignorare, incamminandosi verso un futuro di orrore e autodistruzione.
Non sopporto più i film di guerra o di violenza dove si esaltano uomini che sono stati solo dei grandi CRI-MI-NA-LI. Quando vedo una loro statua che campeggia su una pubblica piazza mi viene voglia di prendere una ruspa e fare -anche se tardivamente e inutilmente- giustizia sommaria fracassandola.

I VERI EROI DA OSANNARE.

Gli eroi da celebrare non sono quelli dello Sport, dello Spettacolo, della Moda o delle Canzonette, sono i grandi inventori, i grandi scienziati e i grandi tecnologi e i grandi esploratori che hanno sollevato l’ Umanità da tante fatiche fisiche e da tante malattie, anche se si deve dire che: piaccia o no, che lo si voglia ammettere o no, non lo hanno fatto solo altruisticamente per amore degli altri, ma primariamente per il proprio venale interesse. Non poteva essere altrimenti, e va bene così !

Un appello accorato: La posta in gioco è la sopravvivenza stessa dell’umanità.

Dobbiamo svegliarci da questo incubo! Dobbiamo educare le nuove generazioni ad ammirare i veri eroi. Dobbiamo educarli alla pace, al rispetto e alla compassione, non all’ esasperata competizione, alla vittoria a tutti i costi per umiliare perfidamente e sadicamente l’avversario.
Solo così potremo spezzare la catena di crimini che insanguina la nostra Storia altrimenti insanguinerà anche quella futura.

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 Un caro salto,
dr Zeno Pagliai.

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La Storia ? tutta da dimenticare.

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