Il Giorno della Poca Memoria.
Il giorno della memoria ? Non direi. Lo chiamerei il Giorno della Pochissima Memoria o meglio, del Colpevole Oblio !
Sono stati scritti giustamente migliaia di libri, realizzati centinaia di film, di innumerevoli sceneggiati TV. Sono state fatte tante rappresentazioni teatrali, manifestazioni periodiche annuali e occasionali, raduni oceanici per protestare contro il pericolo ormai inesistente del Nazifascismo ma… sembra che a nessuno interessino i crimini di egual violenza commessi nei vari paesi Comunisti.
I crimini del nazifascismo e del comunismo.
Gli estremi si toccano sempre. In questo caso direi che si identificano l’uno nell’ altro. Non tanto per le loro malefiche e follie irrealizzabili ideologie, quanto per i catastrofici effetti che ebbero nel secolo scorso sulle popolazioni mondiali e sull’ economia di tutto il Mondo.
Il Nazismo e il Fascismo -anche se ci sono dei rigurgiti- sono ormai svaniti nel nulla, ma il comunismo ancora aleggia nelle luciferine men neti di alcuni politici che ancora sperano di realizzare il loro venefico sogno.
Il nazifascismo in Europa e i sui crimini.
Questo è un termine che descrive l’alleanza tra il regime nazista di Adolf Hitler e il regime fascista di Benito Mussolini, che si consolidò durante la seconda guerra mondiale. Il nazifascismo si rese responsabile di gravi crimini contro l’umanità:
- Ecco un elenco non completo dei crimini commessi dal nazifascismo:
- Olocausto: L’uccisione sistematica di sei milioni di ebrei da parte del regime nazista è uno dei crimini più atroci della storia dell’umanità.
- Stragi di Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema: Queste stragi furono commesse dalla 16ª Divisione SS Panzergrenadier, comandata da Max Simon.
- Crimini in Africa Orientale Italiana e Libia: Durante l’occupazione italiana di queste regioni, furono commessi numerosi crimini di guerra, tra cui l’uso di armi chimiche sui civili e l’istituzione di campi di concentramento.
- Crimini di guerra in Ucraina: Molti crimini di guerra furono commessi dai nazisti in Ucraina, tra cui massacri di civili e deportazioni di massa.
- Repressione politica in Italia: Durante il regime fascista, molti oppositori politici furono perseguitati, imprigionati o uccisi.
- Crimini di guerra in Jugoslavia: Le forze dell’Asse commisero numerosi crimini di guerra in Jugoslavia, tra cui massacri di civili, deportazioni e distruzione di interi villaggi.
- Crimini di guerra nazisti in Italia: I crimini di guerra commessi in Italia furono opera dei nazisti e dei loro alleati fascisti, appartenenti a due delle tre potenze dell’Asse durante la seconda guerra mondiale. Una ricerca finanziata dal governo tedesco e pubblicata nel 2016 rileva che il numero delle vittime dei crimini di guerra nazisti in Italia ammonta a 22.000 persone.
- Crimini commessi dai “bravi italiani”: Il reciproco silenzio su questi crimini.
- Crimini commessi dai criminali nazisti viventi: Ogni anno il Simon Wiesenthal Center, l’organizzazione internazionale che dà la caccia ai nazisti, pubblica un rapporto sulle indagini sui criminali di guerra ancora vivi.
- Crimini in Toscana: Tra il 1943 e il 1945, la Toscana fu teatro di scontro tra eserciti e luogo di stragi nazifasciste. L’Atlante della memoria riporta 832 episodi di uccisioni con 4.477 vittime tra la popolazione civile.
- Crimini in Niccioleta: Nel giugno del 1944, i nazisti uccisero Adamo Mannini e altri 91 uomini a Niccioleta, una frazione di Massa Marittima, in Toscana. Questa strage, chiamata “dei minatori”, ha portato alla richiesta di risarcimento da parte dei familiari delle vittime.
- Crimini di guerra commessi dai nazisti viventi: Ogni anno il Simon Wiesenthal Center, l’organizzazione internazionale che dà la caccia ai nazisti, pubblica un rapporto sulle indagini sui criminali di guerra ancora vivi. Alcuni di questi criminali sono stati processati e condannati3.
- Crimini commessi dai “bravi italiani”: Il silenzio reciproco su questi crimini è un altro aspetto oscuro del nazifascismo4.
- Crimini di guerra in Italia: Una ricerca finanziata dal governo tedesco e pubblicata nel 2016 rileva che il numero delle vittime dei crimini di guerra nazisti in Italia ammonta a 22.000 persone.
- Questi sono solo alcuni dei crimini commessi dal nazifascismo. La portata totale dei crimini è molto più ampia e include molte altre atrocità commesse in tutta l’Europa occupata dai nazisti e dai fascisti.
- Questi sono solo alcuni dei crimini commessi dal nazifascismo. La portata totale dei crimini è molto più ampia e include molte altre atrocità commesse in tutta l’Europa occupata dai nazisti e dai fascisti.
Il comunismo nel mondo e i suoi crimini.
Quella del comunismo è una dottrina politica ed economica che propugna l’abolizione della proprietà privata e la creazione di una società senza classi, basata sulla proprietà collettiva dei mezzi di produzione e sulla distribuzione equa delle risorse. Il comunismo si è affermato in diversi paesi del mondo, soprattutto nel XX secolo, dando vita a regimi totalitari che hanno commesso atroci crimini, tra cui:
- La repressione, la censura, la propaganda, la collettivizzazione forzata, le purghe, i processi farsa, le deportazioni, i gulag, le carestie e le esecuzioni di milioni di persone in Unione Sovietica, sotto la guida di Lenin, Stalin e i loro successori .
- Il massacro, la tortura, la detenzione, la sparizione, la violazione dei diritti umani e la violenza di stato di centinaia di migliaia di persone in America Latina, da parte di regimi comunisti o filocomunisti, come Cuba, Nicaragua, Cile, Argentina, Colombia e altri .
- La Rivoluzione culturale, il Grande balzo in avanti, la Campagna anti-destra, la Campagna dei cento fiori e altre politiche e movimenti di Mao Zedong e del Partito Comunista Cinese, che causarono la morte di decine di milioni di persone per fame, violenza, persecuzione e terrore .
- Il genocidio dei Khmer rossi in Cambogia, guidati da Pol Pot, che eliminò circa un quarto della popolazione del paese, tra cui intellettuali, religiosi, minoranze etniche e chiunque fosse considerato un nemico della rivoluzione .
- Le guerre, le invasioni, le occupazioni, le repressioni, le violazioni dei diritti umani e le uccisioni di milioni di persone in vari paesi asiatici, africani ed europei, da parte di regimi comunisti o sostenuti dal comunismo, come Vietnam, Corea del Nord, Afghanistan, Etiopia, Albania, Romania e altri .
- L’ isola Calva OLI OTOK
- L’Isola Calva, o Goli Otok in croato, è un’isola della Croazia situata nel Mare Adriatico.
È famosa per essere stata, dal 1949 al 1956, un campo di concentramento durante il regime di Tito. Il campo era destinato ad ospitare gli oppositori al regime, in particolare i filosovietici (cominformisti), con l’obiettivo di rieducarli al socialismo jugoslavo. Per raggiungere questo obiettivo, il regime utilizzò non solo l’indottrinamento politico, ma anche il lavoro forzato e violenze fisiche e psicologiche di ogni tipo. - L’isola è situata a 3,3 km dal litorale croato, dal quale è separata dal Canale della Morlacca, e comunica col Quarnerolo dal lato occidentale. L’isola misura circa 3 km per 3, ha una superficie di 4,54 km², lo sviluppo costiero è di 14,297 km e l’elevazione massima, 227 m s.l.m., è quella del monte Glavina.
- Il nome “Isola Calva” deriva dal suo aspetto: è una piccola isola rocciosa battuta dalla bora e quasi priva di vegetazione. Durante il periodo del campo di concentramento, l’isola ospitò detenuti politici anticomunisti e criminali comuni. Secondo una ricerca compiuta da una commissione dell’associazione croata degli ex deportati Ante Zemljar, il totale dei detenuti politici sull’isola Calva fu inizialmente stimato in oltre 16.000, dei quali 446 trovarono la morte per torture o sfinimento. Successivamente, le ricerche dello scrittore e studioso Giacomo Scotti hanno valutato una cifra totale di circa 30.000 detenuti e quasi 4.000 morti per torture o pestaggi
. - Non si dimentichi mai il TRIANGOLO DELLA MORTE , o triangolo ROSSO.
- Il “Triangolo della Morte” è una locuzione giornalistica che indica un’area del nord Italia, tra il settembre del 1943 e il 1949, dove si registrò un numero particolarmente elevato di omicidi a sfondo politico, perpetrati da estremisti di sinistra e a militanti di formazioni di matrice comunista. Secondo il giornalista Francesco Malgeri, l’espressione era originariamente riferita al triangolo di territorio compreso tra Castelfranco Emilia, Mirandola e Carpi. Tuttavia, Giampaolo Pansa indica la zona del modenese, corrispondente al triangolo compreso fra Castelfranco Emilia e due sue frazioni, Piumazzo e Manzolino. In seguito, l’espressione è stata ripresa per indicare aree di volta in volta più ampie sia dentro che fuori dall’Emilia, ad esempio il triangolo Bologna-Reggio Emilia-Ferrara.
- Ecco un elenco NON COMPLETO dei crimini documentati nel “Triangolo della Morte”:
- Eccidio dei 7 fratelli Govoni: Nel mese di Maggio dell’anno 1945 nella zona di Cento e di Pieve di Cento, furono “prelevate” dai partigiani ben 128 persone. Nella fossa comune scoperta ad Argelato furono rinvenuti ben 17 cadaveri, di cui sette erano fratelli1. Si tratta dei fratelli Govoni.
- Sacerdoti prelevati il Chiesa e poi spariti nel nulla.
- Semplici cittadini rei solo di essere stati impiegati statali alle dipendenze dei vari uffici pubblici del regine fascista.
- Alcune bande armate scorrazzarono liberamente i quei territori non tanto per vendette ideologiche, ma solo per rapinare, rubare, torturale e uccidere.
- Stragi rosse del dopoguerra: Dopo 61 anni dalla fine della guerra e 58 dalla fine del terrore rosso in Emilia Romagna, nella rossa Bologna il procuratore capo Enrico Di Nicola ha disposto un’inchiesta sulle stragi del dopoguerra nel triangolo della morte, proseguite fino al voto del 18 aprile 1948 quando fu ristabilita la legalità democratica.
- Crimini commessi dalle ecomafie: Le ecomafie hanno perpetrato numerosi crimini ambientali, tra cui il traffico illegale e lo smaltimento illegale dei rifiuti, pericolosi e non, il traffico di buste shoppers illegali, l’abusivismo edilizio su larga scala, incendi boschivi e illegalità nel mercato dell’agro alimentare.
- Assassinio di Giordano Monari e Dario Morara: Il 28 agosto 1945, Giordano Monari e Dario Morara, ex partigiani comunisti, furono uccisi a rivoltellate da un ciclista lungo una strada di Bologna..
- Crimini nella “Bassa” Bolognese: Questa zona, compresa nel triangolo virtuale dell’odio comunista che va da Pieve di Cento, a Galliera, a San Sisto di Quarto Inferiore, ha visto numerosi crimini5.
- Crimini commessi dai partigiani comunisti: Nella zona tristemente nota come “Triangolo della Morte” comunemente noto come “Triangolo Rosso“, i partigiani garibaldini uccisero migliaia di persone, spesso donne e bambini, la cui unica colpa era quella di credere in Dio e di avere una forte fede in esso.
- Crimini legati all’egemonia del Pci: Praticamente tutte le leve del potere locale, dai Cln, ai comuni, al sindacato, vennero egemonizzate dal Pci e la tutela dell’ordine pubblico venne assunta da squadre di polizia partigiana, quasi per intero composte da comunisti, che spesso si resero complici – come numerosi processi poi dimostrarono – dei delitti che istituzionalmente erano tenute a reprimere.
- L’ eccidio di Porzus:
- L’eccidio di Porzûs è uno degli episodi più tragici della Resistenza italiana. Si svolse tra il 7 e il 18 febbraio 1945, nelle Malghe di Porzûs, una località nel comune di Faedis, in provincia di Udine.
- L’eccidio consistette nell’uccisione di diciassette partigiani, tra cui una donna, che erano ex prigionieri delle Brigate Osoppo. Queste formazioni erano di orientamento cattolico e laico-socialista. Gli autori dell’eccidio furono un gruppo di partigiani, in prevalenza gappisti, appartenenti al Partito Comunista Italiano.
- Questo evento è considerato uno dei più tragici e controversi della Resistenza italiana, ed è tuttora fonte di numerose polemiche in ordine ai mandanti dell’eccidio e alle sue motivazioni. Le vicende legate a Porzûs hanno travalicato il loro contesto locale fin dagli anni in cui si svolsero, entrando a far parte di una più ampia discussione storiografica, giornalistica e politica sulla natura e gli obiettivi immediati e prospettici del PCI in quegli anni, nonché sui suoi rapporti con i comunisti jugoslavi e con l’Unione Sovietica.
- Non conosciamo gli altri innumerevoli crimini commessi nel Triangolo della Morte perchè i cadaveri delle vittime sono stati a suo tempo disseminati nelle varie aziende agricole dell’epoca.
- Da dire in fine che molte stragi messe in atto dai nazifascisti ebbero luogo come ritorsioni causate degli attentati che i partigiani misero in atto contro i tedeschi.
I partigiani pur sapendo bene che per ogni tedesco da loro ucciso sarebbero stati uccisi 10 italiani non si consegnarono mai come autori dei loro attentati. Salvo D’Acquisto, un giovane carabiniere si autoaccusò di un attentato da lui mai commesso e gli ostaggi furono tutti rilasciati.
Io c’ero e ricordo personalmente la strage delle Fosse Ardeatine a Roma dove furono trucidati 350 ostaggi italiani innocenti a causa di un attentato che i partigiani fecero contro i tedeschi in Via Rasella, a Roma. Nessuno si presentò alle autorità tedesche per salvare 350 italiani, ma gli autori dell’attentato che scatenò la reazione dei nazisti fecero felice carriera politica fino a divenire deputati della Repubblica Italiana.

LEGGI IL SANGUE DEI VINTI di Giampaolo Pansa perché quella è vera storia documentata scritta da un giornalista italiano che fu più volte minacciato di morte per avere svelato quelle tragiche verità ed è facile immaginare da parte di chi !
Perchè si ricordano sempre e solo in crimini nazifascisti ma mai quelli Comunisti ?
Un motivo c’è, ed è quello secondo il quale il mondo del Teatro, del Cinema, dell’ Editoria, della Stampa in generale, quello di certa Televisione ma anche un quello della scuola e del modo musicale classico o moderno, sono sempre stati e sono ancora primariamente controllati dalle sinistre mani delle Sinistre più o meno estreme.
Questo è solo un breve riassunto dei principali crimini del nazifascismo e del comunismo, ma ci sono molti altri aspetti e testimonianze da approfondire ma non lo potremo mai fare perché le loro tracce sono ormai state cancellate per sempre dalla faccia e da sotto le Terra.
Il NAZIFASCISMO.
I Nazifascisti, sicuri di vincere non solo non si sono preoccupati molto di nascondere tutte le tracce dei loro crimini, ma molte le hanno anche documentate pignolescamente lasciandone la memoria della loro esistenza a noi. I Nazisti creavano campi di sterminio ben localizzati dei quali conosciamo le infamie e i fumi delle ciminiere dalle quali svanivano i corpi ma, non del tutto. Sembra che non sapendo più come smaltire e grandi quantità di ossa provenienti dai crematori ad un certo punto abbiano deciso di triturarle per poi farle sparire impastandone la polvere con gli asfalti per pavimentare le strade. Forse sopra qualche strada o piazza dell’epoca ancora corrono le automobili o giocano dei bambini.
Il COMUNISMO.
I Comunisti invece hanno agito più diffusamente e nascostamente.
Si dice che i sovietici riempissero lunghissimi treni merci con i loro oppositori e che una volta arrivati nella gelida e desertica Siberia e li scaricassero lasciandoli liberi di morire di freddo di fame, di sete e azzannati da orsi e lupi. Dopodiché qui treni tornavano indietro per fare un altro carico da…”smaltire” nello stesso modo!
Sembra anche che abbiano scavato fosse comuni lunghe chilometri in vari territori europei e che una volta riempitele di cadaveri le ricoprissero realizzandoci sopra sopra strade, piazze, case e fabbriche. Sembra che ancora occasionalmente qualcuno ne scopra l’esistenza, ma ormai tutto il resto è caduto nell’oblio del tempo e forse qualche archeologo dei futuri secoli ne scoprirà ancora qualcuna facendosi delle domande che per lui non avranno risposta.
È assolutamente imperativo condannare senza riserve qualsiasi forma di ideologia che promuove l’odio, la discriminazione o la violenza, inclusi il fascismo e il comunismo totalitario. Queste ideologie hanno causato immense sofferenze umane e perdite di vite nel corso della storia. Nessuna società dovrebbe tollerare o giustificare tali ideologie, e ogni individuo ha la responsabilità di opporsi a tali forme di oppressione. Ricordiamo sempre le lezioni del passato per costruire un futuro di pace, rispetto e dignità per tutti.
Chiunque ancora nutra simpatie per quelle due ideologie nefaste, il fascismo e il comunismo totalitario, deve essere considerato un criminale. Queste ideologie hanno seminato morte e distruzione nel corso della storia, e non devono mai essere dimenticate o perdonate. Quando ci si trova nella cabina elettorale, è fondamentale ricordare le atrocità commesse in nome di queste due ideologie. Mettere una croce sul simbolo di un partito che ancora si ispiri a loro equivale a diventare complici dei loro crimini. Non dobbiamo mai permettere che queste ideologie di morte tornino a infestare il nostro mondo.
IL GIORNO DELLA MEMORIA è solo quello della POCA MEMORIA.
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Un caro saluto
Zeno Pagliai.
Ricerche eseguite dal dott. Zeno Pagliai su fonti ritenute affidabili: https://www.pittografica.it/fonte-delle-informazioni/

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