Conflitto Territoriale Israelo-Palestinese.
Occore comprendere a fondo le ragioni di questo feroce e insanabile odio reciproco.
Lo Stato di Israele è stato creato nel 1948 per decisione dell’ONU su proposta dei governi di Gran Bretagna e Stati Uniti. Questa decisione è stata presa per dare una terra, la Palestina, alle centinaia di migliaia di profughi ebrei scampati alle persecuzioni naziste. Si realizzava così il sogno del movimento sionista (da Sion nome della collina di Gerusalemme), nato in Europa nel 1896, di ricostituire uno stato ebraico autonomo, nelle terre dove aveva regnato Davide, circa mille anni prima di Cristo.
La creazione dello Stato di Israele è stata vista come una necessità dopo la terribile esperienza dell’Olocausto durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli ebrei sentivano il bisogno di avere una nazione in cui poter vivere liberamente.
Tuttavia, la creazione dello Stato di Israele in TERRA ALTRUI ha portato a una serie di conflitti con i Paesi arabi circostanti che difficilmente potranno avere una fine a causa di una religione totalmente intollerante.

Conflitto Territoriale Israelo-Palestinese.
Questo articolo esamina le ragioni profonde dietro l’odio tra palestinesi e israeliani. Da un lato, i palestinesi vedono la creazione di Israele come un atto di usurpazione delle loro terre. Dall’altro lato, gli israeliani si preoccupano per la loro sicurezza e per la negazione del diritto di Israele all’esistenza. Comprendere queste prospettive è essenziale per affrontare il conflitto.
Odio Palestinese contro Israele e odio di Istraele contro la Palestina. Una immane tragedia.
In un mondo segnato da tensioni e conflitti, la questione israelo-palestinese è una delle dispute più prolungate e complesse della storia moderna. Questo articolo esplora le motivazioni profonde dietro l’odio che talvolta emerge violentemente tra palestinesi e israeliani, cercando di comprendere le diverse prospettive e i fattori che alimentano questa discordia duratura.
Perché i Palestinesi Odiano gli Israeliani.
Le radici dell’ostilità palestinese verso gli israeliani affondano nella lunga storia di conflitto territoriale e scontri armati tra le due parti. La frase chiave di questa sezione è “conflitto territoriale israelo-palestinese”. Inoltre, questo conflitto ha portato a un profondo senso di ingiustizia tra i palestinesi, che vedono la creazione di Israele nel 1948 come un atto di usurpazione delle loro terre ancestrali. Questa sensazione di perdita e dispossessamento ha alimentato l’odio verso gli israeliani.
Il conflitto è stato ulteriormente complicato dalla questione dei rifugiati palestinesi, che rappresenta un nodo intricato in questa storia. Le parole chiave da utilizzare qui includono “diritti dei rifugiati palestinesi” e “dislocazione forzata”. RIcordare che molti palestinesi vivono ancora nei campi profughi in Medio Oriente, contribuendo all’acuirsi della rabbia e dell’odio.
Perché gli Israeliani Odiano i Palestinesi. ( Conflitto Territoriale Israelo-Palestinese )
Da parte loro, gli israeliani nutrono anche una serie di preoccupazioni e risentimenti nei confronti dei palestinesi. La frase chiave principale in questa sezione è “sicurezza di Israele“. Inoltre, gli israeliani hanno subito attentati terroristici e attacchi provenienti da gruppi palestinesi, il che ha alimentato l’odio e la diffidenza.
Un altro fattore chiave è la “negazione del diritto all’esistenza di Israele” da parte di alcuni gruppi palestinesi, che hanno espresso l’obiettivo di distruggere lo Stato di Israele. Questa minaccia esistenziale ha contribuito all’odio e al sospetto tra gli israeliani.
La strage di Amass. ( Conflitto Territoriale Israelo-Palestinese )
La stage di Hamass è il modo in cui il gruppo radicale palestinese Hamas ha chiamato l’attacco che ha compiuto sabato 7 ottobre 2023 contro un festival musicale israeliano nel deserto del Negev, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Secondo i media israeliani, sono stati uccisi almeno 260 ragazzi e ragazze, da miliziani che «sparavano in tutte le direzioni». Alcuni testimoni hanno anche raccontato di aver visto i miliziani arrivare con dei parapendii e dei furgoni, vestiti con divise militari2. Molti partecipanti al festival sono stati catturati e presi in ostaggio da Hamas, tra cui anche alcuni turisti stranieri L’attacco è stato uno dei più sanguinosi e brutali della storia del conflitto tra Israele e Palestina, e ha suscitato condanne e sdegno da parte della comunità internazionale.
Cosa si può fare per eliminare questo odio reciproco ?
La risoluzione dell’odio reciproco tra palestinesi e israeliani è una sfida complessa e duratura, ma ci sono passi che possono essere intrapresi per promuovere la pace e la riconciliazione. Ecco alcune azioni che possono contribuire a ridurre l’odio reciproco:
Ecco cosa.
1. Dialogo e Negoziazione: Il dialogo diretto tra le due parti è fondamentale. Negoziazioni di pace continue e sforzi diplomatici sono essenziali per risolvere le questioni in sospeso.
2. Educazione alla Pace: Promuovere programmi educativi che insegnino la tolleranza, il rispetto reciproco e la comprensione delle prospettive dell’altro. Questi programmi dovrebbero essere diffusi tra giovani e adulti.
3. Promuovere lo Scambio Culturale: Gli scambi culturali e le iniziative che portano palestinesi e israeliani a lavorare insieme in contesti non politici possono aiutare a creare legami umani.
4. Media Imparziale: Favorire l’accesso a fonti di informazione imparziali che presentino obiettivamente i fatti e le sfide, evitando la propaganda che può alimentare l’odio.
5. Incentivi Economici: Investire nell’economia e nelle opportunità di lavoro per entrambe le comunità può ridurre le tensioni e contribuire a creare un clima favorevole alla pace.
6. Sostenere gli Attivisti per la Pace: Sostenere gruppi e individui che lavorano attivamente per la pace e la riconciliazione nella regione.
7. Impegno Internazionale: La comunità internazionale può svolgere un ruolo chiave nel facilitare il processo di pace e nel monitorare l’attuazione degli accordi.
8. Soluzione a Due Stati: Molti sostengono che la creazione di due Stati indipendenti – uno israeliano e uno palestinese – sia la soluzione migliore per risolvere il conflitto. Questo richiede la volontà di entrambe le parti e il sostegno internazionale.
9. Patto di Non-Aggressione: Un accordo che impegna entrambe le parti a cessare le ostilità può essere un primo passo per costruire la fiducia.
10. Risolvere le Questioni di Status: Affrontare le questioni chiave, come il futuro di Gerusalemme, i confini, i diritti dei rifugiati e la sicurezza, richiede pazienza e negoziazioni oneste.
Di importanza fondamentale.
È importante sottolineare che la pace richiede sforzi costanti da parte di tutti i soggetti coinvolti. La volontà politica, la leadership forte e il coinvolgimento della comunità internazionale sono elementi cruciali per il successo di qualsiasi processo di pace. La fine dell’odio reciproco richiederà tempo, ma è un obiettivo fondamentale per un futuro pacifico e stabile nella regione.La geopolitica della Terra è sempre cambiata dopo ogni guerra
La geopolitica della Terra è sempre cambiata dopo ogni guerra.
Questo è un termine coniato dallo svedese R. Kjellén per indicare quel complesso di problemi politici che traggono origine da fatti d’ordine territoriale, specie quando si consideri lo Stato come un organismo che nasce, si sviluppa e decade, e che, al pari degli esseri viventi, ha bisogno di uno spazio vitale che varia nel tempo.
Ma i Palestinesi non si rassegnerammo mai alla presenza di Israele in quella che loro cosiderano la loro terra da tempo immemorabile consegnata loro direttamente dal loro Dio Halla, il cui contratto originale stando in Paradiso non può più essere modificato o rescisso !
11 ottobre 2023 – Ricerche eseguite dal dott. Zeno Pagliai sul Web su fonti ritenute attendibili.
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Vedi anche: Antisemitismo, perchè ?
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