Filosofia ironica.

“Meglio un Uovo Oggi che una Gallina Domani” è un vecchio e saggio detto popolare di chiaro significato. Ma vediamo come la FILOSOFIA riesca a rende di difficile comprensione anche i concetti più semplici. ” Filosofia Ironica ” è il nome della categoria alla quale appartengono questi articoli. So bene che qualcuno si risentirà per quanto scrivo, ma è proprio quel che voglio. Ecco un esempio di filosofia chiacchierona.
Come i Filosofi Complicano Inutilmente Tutte Le Cose.
Introduzione.
Nel contesto della filosofia pratica, la frase “È meglio un uovo oggi che una gallina domani” trova una risonanza significativa nel dibattito secolare tra la preferenza temporale e l’orientamento verso l’incertezza futura. Questo concetto può essere approfondito attraverso le lenti della filosofia hedonistica, dell’utilitarismo e della teoria della scelta razionale.
Edonismo e Preferenza Temporale.
Il filosofo greco Epicuro, nel suo edonismo, sosteneva che gli individui dovrebbero perseguire il piacere immediato, poiché la vita è incerta e il futuro non garantito. Questo principio può essere correlato al concetto del “present bias”, una tendenza psicologica umana a valutare le ricompense presenti in modo più significativo rispetto a quelle future, come esplorato da filosofi moderni e psicologi comportamentali.
Utilitarismo e Massimizzazione dell’Utilità.
Dal punto di vista dell’utilitarismo, come elaborato da Jeremy Bentham e John Stuart Mill, la frase potrebbe essere interpretata attraverso il principio della massimizzazione dell’utilità. Bentham affermava che il valore di un’azione è determinato dalla quantità di piacere o dolore che essa produce. In questo caso, l’uovo oggi rappresenta un valore utilitario certo e immediato, mentre la gallina domani è un valore potenziale e incerto, il cui beneficio futuro è soppesato dall’incertezza.
Teoria della Scelta Razionale.
La teoria della scelta razionale, spesso discussa in economia e filosofia, analizza come gli individui prendono decisioni ottimali basate su preferenze e vincoli. Il “discounting” del futuro, un concetto chiave in questa teoria, postula che le persone tendono a dare un valore inferiore ai benefici futuri rispetto a quelli presenti. Questa teoria è stata esplorata in modo approfondito da filosofi come David Hume, che sosteneva che le passioni immediate spesso prevalgono sulla ragione orientata al futuro.
Conclusione.
L’analisi del detto popolare “È meglio un uovo oggi che una gallina domani” attraverso le prospettive dell edonismo, dell’utilitarismo e della teoria della scelta razionale offre una comprensione più profonda delle dinamiche umane tra l’immediato e il futuro. Questa riflessione evidenzia come la saggezza popolare possa riflettere complessi principi filosofici e psicologici.
Riflessioni Finali.
Considerando le diverse scuole di pensiero, emerge una chiara comprensione di come e perché le persone tendono a preferire i benefici immediati rispetto a quelli futuri. Questa preferenza è radicata sia in ragioni filosofiche che psicologiche, offrendo una ricca tela di analisi per comprendere meglio il comportamento umano.
A questo punto caro lettore, mi chiedo e ti chiedo : “Ma non si poteva esprimere lo stesso concetto in parole più semplici senza scomomodare Epicuro, Jeremy Bentham, John Stuart Mill e David Hume ?
Sì, si poteva esprimere sicuramente lo stesso concetto in parole più semplici senza scomodare questi personaggi: “Meglio prendere subito un piccolo vantaggio certo piuttosto che rischiare di perdere tutto aspettando un beneficio futuro incerto.”
Allora perché usare un linguagio filsofico, criptico per i più ?
Conclusione ovvia.
Perchè un linguaggio complesso e i continui riferimenti filosofici sono usati in modo tale da apparire eruditi anche se non lo si è!
Questo crea una distanza a volte incolmabile tra chi parla o scrive e chi ascolta o legge, rendendo il messaggio meno accessibile e, in effetti, gonfiando l’ego di chi si esprime.
L’uso di un linguaggio complesso e di continui riferimenti filosofici può facilmente diventare un modo per mascherare una mancanza di comprensione profonda o per impressionare il pubblico, creando l’illusione di erudizione. In questo modo, si costruisce una barriera che rende il messaggio meno accessibile e aumenta la distanza tra l’autore e il lettore o l’ascoltatore.
Questa pratica può servire a soddisfare l’ego di chi si esprime, dando un senso di superiorità intellettuale, ma a scapito della chiarezza e della comunicazione efficace. Il rischio è che, anziché illuminare, si finisca per confondere, alienando chi cerca di comprendere o di partecipare alla discussione.
Un linguaggio semplice e chiaro, che esprime idee complesse in termini comprensibili, dimostra non solo una vera padronanza dell’argomento, ma anche rispetto per il pubblico e un autentico desiderio di comunicare. La vera erudizione non ha bisogno di nascondersi dietro parole difficili o concetti oscuri; al contrario, si manifesta nella capacità di rendere comprensibili anche le idee più complesse.
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Un caro saluto,
dr Zeno Pagliai.
Ricerche eseguite dal dott. Zeno Pagliai su fonti ritenute affidabili: https://www.pittografica.it/fonte-delle-informazioni/
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