Origine della vita e volontà creatrice

Origine della vita e volontà creatrice: In cerca di un dibattito rispettoso delle altrui opinioni. Scopri perché l’origine della vita e l’ipotesi di una volontà creatrice devono essere discusse con rispetto e rigore, non con insulti e pregiudizi. Approfondisci il dibattito aperto e civile tra scienza e filosofia.
Scopri anche come gli atei militanti s’infurino a morte quando si accorgono che stanno colloquiando con un credente!
Condizione imprescindibile: l’Educazione e il rispetto altrui
Questa è stata la mia negativa esperienza di non ateo nel mondo degli atei.

Nel dibattito sull’origine della vita, chiediamo agli atei di comportarsi con civiltà e rispetto verso opinioni diverse. È possibile discutere con rigore e intelligenza, senza ricorrere a insulti o offese, valorizzando la diversità di vedute come arricchimento culturale. Questo articolo sfida chiunque a confrontarsi seriamente su un tema che merita approfondimento e rispetto.
Origine della vita e volontà creatrice, in un diritto al dibattito rispettoso
L’origine della vita sulla Terra costituisce una delle questioni epistemologiche e scientifiche più intricate e profonde. Al centro di questa problematica vi è il principio di causalità, cardine della ragione e della metodologia scientifica, secondo cui ogni effetto deve necessariamente derivare da una causa sufficiente e appropriata.
La vita attuale, nella sua straordinaria complessità e capacità adattativa, presuppone necessariamente un’origine: una prima cellula, perfettamente strutturata nelle sue componenti essenziali, dotata di replicazione autonoma e potenziale evolutivo. È scientificamente e filosoficamente inconcepibile che qualcosa di organismo vivente sia emerso da un mero incidente probabilistico.
Qualora si ipotizzasse l’apparizione casuale di una cellula incompleta, priva delle funzioni basiche di replicazione e autoriparazione, questa sarebbe inevitabilmente soggetta a un rapido decadimento, in ossequio al secondo principio della termodinamica che governa il flusso irreversibile dell’entropia crescente nei sistemi chiusi. La fragile struttura di una cellula parziale, incapace di mantenere ordine e complessità, non potrebbe sopravvivere neanche per tempi significativi

Considerando poi l’estrema rarefazione delle condizioni chimico-fisiche favorevoli e la complessità delle biomolecole coinvolte, la probabilità di un evento casuale diviene praticamente nulla. La formazione spontanea di una cellula replicante ed evolvente richiede quindi non solo tempi brevissimi, incompatibili con le scale temporali necessarie a processi meramente accidentali, ma anche un livello di ordine e organizzazione che supera di gran lunga ciò che il caos potenziale può generare.
Da un punto di vista filosofico, questo evidenzia la necessità di postulare una causa intelligente, una mente ordinatrice o un principio organizzatore, che abbia progettato e realizzato questo sistema vivo con precisione, al fine di superare la barriera della casualità e dare origine all’ecosistema della vita. Tale postulazione non è una mera speculazione metafisica, ma una deduzione rigorosa che emerge dall’analisi scientifica della complessità biologica e delle leggi fisiche fondamentali.
Origine della vita e volontà creatrice. Cosa dice la scienza
La ricerca scientifica ha indagato questo percorso di evoluzione retrograda, e molte teorie spiegano molecole come organiche semplici possono essere assemblate fino a formare la prima cellula. Gli esperimenti di Miller e altre scoperte mostrano che condizioni chimiche favorevoli possono avepparsar creato le basi necessarie per la vita (vedi Wikipedia, Origine della vita) https://it.wikipedia.org/wiki/Origine_della_vita che però oltre a non usare il condizionale come si dovrebbe fare onestamente quando si parla di una teoria non ancora accertata e verificata come vera, wikipedia non spiega minimamente come dalla non vita si sia passati rapidissimamente alla vita, perché – come già detto- se cosi non fosse qualsiasi struttura anche complessa ma non completa in ogni sua parte, “apparsa” per caso ma non essendo ancora vitale, sarebbe andata incontro immediatamente all’azione distruttiva del 2° Principio della Termodinamica, che non ammette eccezioni, sia che l’Universo sia un sistema aperto o chiuso.
Un ipotesi degna del massimo rispetto
L’ipotesi di una volontà creatrice rimane una proposta legittima nel dibattito scientifico e filosofico sull’origine della vita. Il teismo evoluzionista, per esempio, riconosce in un’entità superiore la causa prima che opera attraverso le leggi naturali ei meccanismi evolutivi come la selezione naturale, in una sorta di creazione continua (vedi Wikipedia, Evoluzionismo teista)
Gli atei credono veramente che l’idea che hanno i credenti di Dio sia quella dell’immagine a sinistra:
Un vecchio barbuto e baffuto signore, vestito con una palandrana, seduto su bianche nuvolette, circondato da angioletti che gli svolazzano intorno suonando pifferi e celestiali arpe.
Non faccio altri commenti perché sarebbero eccessivamente salaci !
Qualcosa di non accettabile

Purtroppo, nei dibattiti con molteplici atei irriducibili si assiste spesso a un clima di sarcasmo, insulti e irrisione verso chi propone questa interpretazione. Si dovrebbero invece rifiutare questi atteggiamenti perché non ostacolano il confronto costruttivo e la crescita intellettuale, ma arrecano anche gravi danni d’immagine agli atei rispettosi delle altrui idee !

La chiusura mentale degli atei militanti e insultanti
Discutere di causalità e di vita senza offendere o deridere è un dovere di chi vuole davvero il progresso della conoscenza. Chi nega la possibilità di discutere l’esistenza di una volontà creatrice dimostra più chiusura mentale che forza argomentativa.
Infine, nel rispetto del dibattito, è doveroso ricordare che esistono molteplici alternative teologiche e filosofiche: dal teismo classico al deismo, dall’agnosticismo al materialismo filosofico, fino a idee meno convenzionali come il panpsichismo. La pluralità di visioni arricchisce il confronto e stimola ulteriori ricerche.
Il diritto a porre domande sull’origine della vita e sul possibile intervento di una volontà creatrice è di tutti. Imporre silenzi o scatenare tempeste di insulti è un ostacolo alla verità e un disonore per la ricerca intellettuale e una vergogna per chi tenti di nascondere la verità
Il Mondo Multidisciplinare di Zeno Pagliai.
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