I frutti del bene e del male

Meditazione: i frutti del bene e del male.
I frutti del bene e del male
La sinistra idolatra la Resistenza ignorando i 23.000 innocenti mandati al macello a causa degli attentati dei partigiani. Questo è il loro vanto?
I frutti del male spesso superano quelli del bene,
I frutti del bene e del male configurano il grande spartiacque nell’esperienza umana, dove la forza dell’AMORE si rivela come origine e motore di salvezza, mentre INVIDIA e ODIO sedimentano abissi di dolore e distruzione. La realtà, interpretata attraverso una lente multidisciplinare, mostra che nessuna separazione tra scienza, filosofia, prassi e spiritualità può davvero contenere la complessità della natura umana. Con questa convinzione, la riflessione abbraccia il peso del sacrificio, le forme dell’eroismo e i rischi dell’omologazione intellettuale, offrendo concretezza quotidiana come segno di autenticità. Chi ha scelto la via della verità e della libertà, spesso ha dovuto affrontare il giudizio della storia, ma nel bilancio finale solo lo splendore dei gesti ispirati dall’amore lascerà traccia, mentre l’invidia e l’odio genereranno esclusivamente macerie esistenziali.
La forza dell’amore come principio antropico
Quando si analizza la storia dell’uomo, la forza dell’AMORE sembrerebbe costituire il perno invisibile di ogni progresso morale e spirituale. Il mio sguardo, frutto di decenni di studio e lunghe passeggiate nei boschi, mi porterebbe a considerare l’amore come principio antropico forte, presenza tangibile persino nei gesti più minimi: la cura degli animali domestici, il bricolage, o nella dedizione verso il prossimo. In quest’ottica, lo spirito del bosco avrebbe bisbigliato tra le foglie che solo l’amore costruisce, mentre l’invidia e l’odio distruggono. I frutti del bene e del male.
Gli effetti nefasti di invidia e odio nella società contemporanea
La letteratura scientifica e le notizie recenti mostrano come INVIDIA e ODIO si radichino negli individui spesso attraverso veicoli sociali e digitali: il revenge porn, la violenza di genere, le tensioni tra gruppi antagonisti, crescono là dove manca empatia e consapevolezza. Se la società valorizzasse la comunicazione empatica e il rispetto, l’effetto dei sentimenti negativi sarebbe arginato. Secondo gli ultimi studi neuropsicologici, l’invidia genera stress cronico, alterazioni ormonali e perfino disturbi psicosomatici; l’odio si accompagna a comportamenti di dominio e isolamento sociale. I frutti del bene e del male.
Sacrificio, eroismo e il dilemma etico-morale.
I frutti del bene e del male. Il peso del sacrificio spicca nella vicenda di Salvo D’Acquisto e nella Resistenza italiana. D’Acquisto, il 23 settembre 1943, si offrì volontariamente per salvare 22 civili innocenti, incarnando l’amore più puro e immediato: l’altruismo che si dona senza calcolo. I partigiani, invece, accettarono un rischio collettivo: attaccare l’occupante tedesco consapevoli delle rappresaglie.
Tabella comparativa morale e strategica
| Aspetto | Salvo D’Acquisto | I Partigiani |
|---|---|---|
| Obiettivo Immediato | Salvare innocenti | Colpire e indebolire nemico |
| Tipo di Sacrificio | Individuale, volontario | Collettivo, rischioso |
| Controllo conseguenze | Totale | Limitato |
| La Tragedia | Morire per salvare | Combattere rischiando morte |
Il condizionale in queste sintesi serve a rispettare la distanza critica con la storia: la scelta di D’Acquisto sembrerebbe suggerire la supremazia dell’amore immediato, mentre l scelta partigiana avrebbe posto l’accento sulla necessità del sacrificio futuro.
Lo sguardo multidisciplinare sull’etica e l’odio
L’analisi dei valori di verità, giustizia, libertà e spiritualità impone di smontare il pensiero unico che semplifica le narrazioni dominanti. In una società che idolatra la competizione, l’odio diventa strumento di umiliazione dell’altro, come accade nello sport o nella politica faziosa.
Conclusione accorata
Entrambi furono eroi che abbracciarono il sacrificio in un contesto storico privo di scelte semplici. D’Acquisto fu il protagonista del gesto etico individuale, che con un’azione personale pose fine alla violenza imminente. I partigiani furono i protagonisti della resistenza strategica, accettando il duro calcolo della guerra clandestina per il bene superiore della libertà futura. Il parallelo non serve a giudicare chi avesse ragione, ma a riconoscere la drammatica profondità delle decisioni prese in tempo di guerra, dove l’amore per il prossimo si manifestava in forme diverse: nel primo caso salvando vite immediate, nel secondo combattendo per il domani di tutti.
Se davvero i frutti del bene si radicano nell’amore consapevole, e quelli del male nell’odio e nell’invidia, la responsabilità ultima è nel sapersi chiedere quale mondo vogliamo lasciarci alle spalle. Questa esperienza sembrerebbe suggerire che la ricerca della verità non nasce mai dal consenso, ma dall’esigenza di coerenza interiore.
Invito filosofico finale
Qual è per il lettore la solitudine più feconda, quella scelta per amore o quella imposta dalla rivalità e dal rancore? Condividete, commentate, raccontate la vostra esperienza.
[01/11/2025] – [12:27]
Il Mondo Multidisciplinare di Zeno Pagliai
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ATTUALITÀ SEGNALATE: NOTIZIE SULL’ARGOMENTO – [01/11/2025]
Parte a Pesaro il primo weekend nazionale sulla comunicazione empatica, dedicato a relazioni e gestione dell’odio.
- Ricordato il sacrificio di Salvo D’Acquisto in occasione dell’82° anniversario, con letture pubbliche e laboratori scolastici.
- Lo studio ISTAT 2025: il 35% degli italiani ritiene l’invidia principale causa di disagio sociale nelle comunità.
- L’Istituto Superiore di Sanità presenta nuova ricerca sugli effetti psichici del revenge porn e dell’odio online tra adolescenti.
- Promosso in Lombardia un progetto di orticoltura terapeutica per la prevenzione delle solitudini, ispirato alla valorizzazione del “bene comune”.
- Conferenza internazionale sulla resistenza clandestina e i suoi dilemmi etico-strategici, ospitata a Roma questa settimana.
- Pubblicato oggi uno studio neuropsicologico sull’amore come fattore di resilienza post-bellica nelle popolazioni urbane.
- L’associazione ANPC celebra la memoria partigiana, evidenziando la tragedia delle rappresaglie e il peso dei sacrifici in Italia.
- Lanciato a Torino il manifesto “Etica della Natura”, volto a promuovere comportamenti prosociali e contrastare l’invidia nei contesti aziendali.
- Il CNR pubblica un lavoro sulle interazioni tra spiritualità, principio antropico e senso della libertà nelle scelte individuali.
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